Prima giornata mondiale dei nonni e degli anziani

Prima giornata mondiale dei nonni e degli anziani

27/07/2021



Piero Ragazzini: una riconciliazione tra le generazioni

 

25 luglio, I giornata mondiale dei nonni e degli anziani indetta da Papa Francesco

E' la nostra Festa! D'ora in poi la celebreremo tutti gli anni la quarta domenica di luglio. Siamo grati al Pontefice per la sensibilità e l'attenzione che ha voluto dedicare agli anziani, alle persone fragili e vulnerabili a causa dell'età, in particolare agli anziani che sono morti a causa del COVID, spesso in solitudine senza la vicinanza di un familiare, di una mano amica. E' un momento di festa che vogliamo che coinvolga tutte le generazioni, perché non c'è festa per i nonni e per gli anziani senza i giovani, senza le famiglie, senza la comunità. Non è e non sarà la festa dei ricordi e dei rimpianti ma, proprio come ha ricordato il Papa nella lettera di indizione della Giornata Mondiale, un momento di memoria e di sogno per alimentare la solidarietà.

Anziani e giovani insieme, genitori e figli, nonni, nonne e nipoti consapevoli della necessità di una riconciliazione tra le generazioni.

La Giornata mondiale degli Anziani ci ricorda che - certo abbiamo una lunga storia dietro - ma che non siamo dei sopravvissuti, siamo un'importante risorsa per aiutare il Paese ad uscire dalla crisi. Con la nostra esperienza possiamo, dobbiamo aiutare i giovani a leggere la propria vita, a fare scelte buone e responsabili, ad impegnarsi per la comunità.

La festa ci sprona a fare ancora scelte per il nostro futuro, a sognare insieme per il bene comune, in armonia con tutti i saperi e le generazioni. Insieme al sogno dobbiamo tenere viva la memoria. Edith Bruck, straordinaria scrittrice, nata in Ungheria nel 1931, sopravvissuta ai campi di sterminio nazisti e autrice di numerose opere, tra cui il recente romanzo "Il pane perduto" finalista al premio Strega, ci testimonia con parole straordinarie l'importanza civile della memoria: "illuminare una sola coscienza vale la fatica e il dolore di tenere vivo il ricordo di quello che è stato. Per me la memoria è vivere.."

Questa Prima giornata mondiale dei nonni deve diventare stimolo per non lasciarci indurire dal tempo che passa, dalle sconfitte, dai dolori, dalle delusioni che si moltiplicano, dalle amarezze che ci paralizzano, ma, al contrario, deve rafforzare la nostra ricerca di relazione e di ascolto tra le generazioni, a supportare e accompagnare con generosità i giovani e sostenerne i sogni e i desideri per il futuro della nostra Comunità nazionale.

C'è una figura che mi pare possa rappresentare per noi un esempio di atteggiamento verso le giovani generazioni: Il vecchio Simeone, quel personaggio biblico che proclama quella lode "Nunc Dimittis" ( "Ora lascia Signore che il tuo servo vada in pace..." ).

In questo inno c'è un invito ad ascoltare, a prestare attenzione, a scrutare con occhio vigile, per vedere oltre l'opacità del quotidiano, oltre la ripetitività che ci condiziona e le preoccupazioni che ci assillano a causa delle quali fatichiamo ad alzare lo sguardo.

Simeone non è caduto nel disincanto di colui che "ne ha già viste tante e ormai cosa vuoi che accada, meglio farsi i fatti propri", meglio rinchiudersi al sicuro di amicizie sempre più ristrette ed asfissianti, meglio occuparsi dei già tanti problemi che ci assillano e smetterla di sognare e di farsi carico delle "rogne di una generazione difficile e frammentata"

Simeone non è un disilluso e, nonostante fossero anni che aspettava la realizzazione di un sogno, accetta il suo limite come una risorsa.

La Prima Giornata Mondiale degli anziani e dei nonni ci dice che la vecchiaia non è una età sterile, inutile, per non fare più nulla; questa festa ci richiama alla capacità di ascoltare, di sperare, di non chiuderci al futuro, dice infine della possibilità di attendere ancora un buono e un bello che deve venire non misurato sulle nostre convenienze ma sulle opportunità per molti.

Questa festa ci impegna a tramandare ancora i capitoli di storia del novecento. La vecchiaia diviene così l'età per accompagnare gli altri nella vita.

Buona festa a tutte le anziane e gli anziani!

Buona festa a Papa Francesco che ha avuto l'intuizione della Giornata mondiale degli anziani, e che ci piace immaginare come il primo di tutti i nonni.