Centro cure palliative dell'Ospedale di Bolzano

08/11/2019



Difendiamo la sanità pubblica, in Alto Adige, dalle mire di quella privata, che vuole aprire reparti per lucrare sulle “cure palliative”

Incontro unitario giovedì 7 novembre 2019 con il Primario del Reparto di Cure palliative dell'Hospice di Bolzano -dott. Bernardo , la coordinatrice degli infermieri, Osanna-  e Boz dello SPI - Servadio UILP- Gennacaro FnpCisl (al posto della Segretaria generale Montemaggiore, influenzata).Assente Asgb con Vieider, impegnato a Tires.

 

“Dopo averlo ringraziato della disponibilità mostrata nell'incontrarci, con tutto il lavoro che ha, ci siamo congratulati per la sua recente nomina a Primario, abbiamo espresso la volontà di conoscerlo e, soprattutto, per avere maggiori notizie sull'attività che viene svolta nel reparto che dirige.

Ci ha comunicato che presso l'Hospice sono disponibili 11 posti letto di degenza ordinaria in stanze singole con servizi e disponibilità di 1 letto anche per il familiare che intende fermarsi per la notte. È inoltre attivo 1 posto letto per Day Hospital. Ha detto: voglio subito sfatare l'idea che in questo reparto siano ricoverati solo malati oncologici e che si prestino cure palliative solo a quanti siano alla fine della loro vita…la legge 308 del 2010 garantisce il diritto di ricevere cure appropriate il più precocemente possibile da parte di chi ha una malattia cronica.  L'obiettivo è di migliorare la qualità della vita attraverso il controllo dei sintomi.

 Ha tenuto a sottolineare che l'intervento con le cure palliative non avviene successivamente agli altri trattamenti sanitari, ma simultaneamente, poiché la qualità della vita è da tutelare in ogni fase della malattia fin dal suo esordio.
La terapia del dolore è una delle attività principali del reparto, ma vengono trattati anche altri problemi come quelli fisici, psicologici, sociali e spirituali che la malattia può causare.

Il ricovero può avvenire su

richiesta del Pronto Soccorso,

dei medici di medicina generale

di altri reparti ospedalieri.

 

Il Primario Bernardo ha sottolineato che il reparto prende in cura non solo l'ammalato ma vi è attenzione verso la famiglia per i bisogni clinici ma anche psicologici, sociali e spirituali. Si sono organizzati in modo tale da creare un ambiente simile a quello familiare e non ci sono limiti di orario per permettere ai familiari di restare accanto al loro caro.

 Inoltre, in collaborazione con il personale medico di Medicina Generale ed il personale infermieristico dei distretti, le/gli operatrici/ori delle Cure Palliative assistono i malati che desiderano rimanere al proprio domicilio e non essere ricoverati. Chi vuole rimanere a casa, ha visite periodiche dei medici e delle infermier*.

 

Il dr. Bernardo ha lamentato che questo servizio delle Cure palliative anti dolore è ancora sottovalutato: i rapporti dei MMG ( medici di base) con i reparto sono minimi, nel Masterplan Chronic Care il reparto non è citato!

NB: a Trento il reparto ha 14 medici, in Alto Adige dovrebbero essere 15 invece ne sono presenti 4 a Bolzano, 1 a Merano, 1 a Bressanone, nessuno nella Pusteria.

 

Alla comunicazione di aver letto sulla stampa che qualche clinica privata  del territorio sarebbe interessata ad aprire un reparto di cure palliative, ha dichiarato che:  la sanità pubblica va salvaguardata con impegno di tutti, perché  il privato vede la possibilità di facili guadagni; infatti  in Lombardia ed in Emilia R. già ve ne sono, ma la qualità  è inferiore a quella che si offre nel pubblico.

 

Boz g.