IN MEMORIAM KLAUS REIDER

IN MEMORIAM KLAUS REIDER

19/10/2022



Con la scomparsa di Klaus Reider, avvenuta ieri, la SGBCISL perde un amico, un militante di lunga data ed un dirigente di alto profilo.
Entrato nel sindacato giovanissimo, nei primi Anni 70, ha accompagnato il periodo straordinario della (ri)costruzione della SGBCISL, caratterizzato dalla scelta interetnica e dalla piena valorizzazione di tutte le sue componenti, fino a diventarne nel 1984 – dopo lunghi anni da segretario aggiunto – il primo Segretario Generale di lingua tedesca, nel segno dell’alternanza al vertice, dettata dal Congresso provinciale del 1981.
La sua azione, in quegli anni, fu guidata dalla consapevolezza che il sindacato non potesse sottrarsi al confronto con i problemi più generali della società sudtirolese: la convivenza tra i gruppi etnici, i modelli di sviluppo economico, il governo dell’autonomia provinciale. Da questa lettura attenta – fatta assieme alla dirigenza di quel tempo – della realtà locale, si originava un’azione sindacale orientata alla giustizia sociale e al miglioramento delle condizioni del lavoro e della classe lavoratrice. All’interno della SGBCISL fiorirono in quegli anni le iniziative per un bilinguismo vissuto, per l’approfondimento della storia locale, per il superamento delle barriere etnico-linguistiche.
Uomo di “cerniera”, capace di visione politica e di fine elaborazione concettuale, in definitiva un intellettuale prestato al sindacato, Reider continuò la sua collaborazione con la SGBCISL anche attraverso una costante attività quale formatore, scrittore e pubblicista, punto di riferimento dell’organizzazione e soprattutto della sua componente di lingua tedesca.
Dopo il pensionamento ha avuto un ruolo di primo piano all’interno della nostra federazione pensionati, di cui è stato per lungo tempo segretario provinciale. Anche in questo ambito Klaus Reider ha saputo coniugare capacità di visione (suo l’input sul tema dell’invecchiamento attivo) e attenzione ai processi organizzativi, con un occhio di riguardo a comunicazione e formazione.
Uomo fermo nei principi, lucido nell’interpretazione dei “segni dei tempi”, Reider era persona riservata, sempre al centro dei fatti ma lontano dai riflettori. La sua bonarietà e il suo stile pacato e discorsivo rimangono nel patrimonio umano della SGBCISL e ce lo faranno ricordare come grande dirigente e grande uomo.
Che lieve ti sia la terra, caro Klaus.
La segreteria provinciale SGBCISL, a nome di tutte le donne e tutti gli uomini della nostra organizzazione
 
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Gestern Abend hat uns die traurige Nachricht vom Ableben von Klaus Reider erreicht. Wir würdigen den ehemaligen SGBCISL-Generalsekretär und sprechen seiner Familie unser Beileid aus.
Ieri sera ci ha raggiunto la triste notizia della scomparsa di Klaus Reider, per decenni protagonista e già Segretario Generale della SGBCISL. Esprimiamo il nostro cordoglio e vicinanza alla famiglia.
NACHRUF AUF KLAUS REIDER
Gestern hat uns Klaus Reider für immer verlassen. Mit ihm verlieren wir einen Freund, einen langjährigen Gewerkschafter und eine herausragende Führungskraft.
Anfang der 70er Jahre ist Klaus Reider als junger Mann in die Gewerkschaft eingetreten und hat dabei die außergewöhnliche Phase des Auf- bzw. Wiederaufbaus des SGBCISL mitbegleitet, die durch die interethnische Ausrichtung gekennzeichnet war. Nach einigen Jahren als stellvertretender Generalsekretär wurde er 1984 der erste deutschsprachige Generalsekretär des SGBCISL, infolge des 1981 vom Landeskongress eingeführten ethnischen Wechsels an der Spitze.
Sein Handeln war in jenen Jahren vom Bewusstsein geleitet, dass sich die Gewerkschaft den großen gesellschaftlichen Fragen Südtirols nicht entziehen könne: vom Zusammenleben der Sprachgruppen über die Wirtschaftspolitik bis hin zur Weiterentwicklung der Südtiroler Autonomie. So war der Einsatz der Gewerkschaft vor allem auf soziale Gerechtigkeit und die Verbesserung der Arbeitsbedingungen der Arbeitnehmer/innen ausgerichtet. Im SGBCISL kam es vermehrt zu Initiativen für eine gelebte Zweisprachigkeit, für die Vertiefung der Geschichte Südtirols und für die Überwindung ethnisch-sprachlicher Hindernisse und Vorurteile.
Klaus Reider stand für das Verbindende, hatte politischen Weitblick und war aufgrund seines Formats ein Glücksfall für die Gewerkschaft. Er setzte seine Zusammenarbeit mit dem SGBCISL als Weiterbildner und Autor fort und blieb ein wichtiger Bezugspunkt für die Organisation, insbesondere für den deutschsprachigen Teil.
Nach seiner Pensionierung engagierte er sich in der Rentnergewerkschaft, wo er lange Zeit auch Generalsekretär war. Auch hier bewies er seine Weitsicht (er regte die Diskussion zum Thema Aktives Altern an), seine Aufmerksamkeit für organisatorische Abläufe und sein besonderes Augenmerk für Kommunikation und Weiterbildung.
Klaus Reider war ein Mann mit Grundsätzen, der die Zeichen der Zeit richtig deuten konnte, ein zurückhaltender Mensch, der zwar immer im Mittelpunkt stand, aber nicht im Rampenlicht, seine Großherzigkeit und seine ruhige Art waren prägend.
Lieber Klaus, du wirst uns als große Führungspersönlichkeit und als großartiger Mensch in Erinnerung bleiben!
Das Landessekretariat des SGBCISL im Namen der gesamten Organisation