13/01/2022
La Fnp. La Segretaria Montemaggiore :” Gli adeguamenti all’inflazione per gli assegni a partire dal mese in corso sembrano una beffa dal sapore amaro, C’è poco rispetto per la categoria”Dal 1 gennaio 2022 assegni rivalutati dell’1,7%, ma l’impennata dei prezzi non copre la rivalutazione.
“Da 10 anni gli adeguamenti all’inflazione erano bloccati, ecco perché ci accontentiamo per ora, in attesa di misure che migliorino la qualità della vita ed il potere d’acquisto di una categoria che da sempre paga le tasse regolarmente, ma non riceve un’attenzione rispettosa e le tutele che meriterebbe”. Così scrive la Segretaria generale dei pensionati Cisl dell’Alto Adige ma si dice moderatamente soddisfatta per gli aumenti dell’1,7% sugli assegni previdenziali, perché il futuro sembra riservare ai pensionati una beffa dal sapore amaro. I mini aumenti arrivano proprio per l’aumento del tasso di inflazione, che però n questi ultimi mesi è schizzata raddoppiando l’indice che fa evaporare i pochi euro di aumento incassati dalla maggioranza dei pensionati.
Le stime: dal 1 gennaio 2022, le pensioni erogate sono aggiornate al rialzo e gli aumenti oscillano dai circa 17 euro al mese per chi percepisce 1000 euro lordi, fino a 61 euro per chi ne incassa 4000 lordi al mese. (Vedi la scheda allegata). A questi aggiornamenti al rialzo, si aggiungono quelli applicati ai trattamenti minimi: da 515,58 a 523,83. L’assegno sociale si adegua salendo da 460,28 a 467,65 euro. Certo non è granchè! Secondo l’INPS, gli aumenti medi si aggireranno inizialmente intorno all’1,6%, con un conguaglio successivo previsto a marzo 2022. “Queste mini rivalutazioni si aggiungeranno ai tagli Irpef, previsti dalla nuova legge finanziaria, sottolinea Montemaggiore, con un alleggerimento fiscale che vuole essere un aiuto, piccolo, alle famiglie. Ci consola il fatto che i pensionati sono usciti dall’invisibilità, durata 10 anni e più, durante i quali le pensioni sono state utilizzate spesso come bancomat dai vari governi, quando servivano risorse. Lo ribadiamo con forza da sempre: la pensione non è un privilegio”, conclude Montemaggiore,” “e non dimentichiamo che molti pensionati stanno aiutando figli e nipoti, in balia dalla crisi economica”.
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Rentnergewerkschaft: Die Sekretärin Montemaggiore: "Anpassungen an die Inflation für die Kontrollen von diesem Monat scheinen ein Scherz mit einem bitteren Geschmack. Es gibt wenig Respekt für die Kategorie" Ab dem 1. Januar 2022 Renten um 1,7% aufgewertet, aber die Preiserhöhung deckt die Aufwertung nicht.
"Seit zehn Jahren wird der Inflationsausgleich blockiert, weshalb wir uns vorerst damit zufrieden geben und auf Maßnahmen zur Verbesserung der Lebensqualität und der Kaufkraft einer Kategorie warten, die zwar immer regelmäßig Steuern zahlt, aber weder die Aufmerksamkeit noch den Schutz erhält, die sie verdient". So schreibt die Generalsekretärin der Cisl-Rentner von Südtirol, sie sagt aber, dass sie mit der Erhöhung der Renten um 1,7 % nur mäßig zufrieden ist, weil die Zukunft für die Rentner einen bitteren Beigeschmack zu haben scheint. Die Mini-Erhöhungen sind auf den Anstieg der Inflationsrate zurückzuführen, die sich jedoch in den letzten Monaten verdoppelt hat, so dass die wenigen Euro, die die Mehrheit der Rentner erhalten hat, wieder verschwunden sind.
Schätzungen: Ab dem 1. Januar 2022 werden die ausgezahlten Renten nach oben korrigiert, wobei die Erhöhungen zwischen rund 17 € pro Monat für Bezieher von 1.000 € brutto und 61 € für Bezieher von 4.000 € brutto pro Monat liegen. (Siehe beigefügtes Blatt). Zusätzlich zu diesen Anpassungen nach oben gibt es auch solche für die Mindestrenten: von 515,58 auf 523,83. Die Sozialrente wird von 460,28 auf 467,65 Euro angepasst. Natürlich ist das nicht viel! Nach Angaben des INPS werden
die durchschnittlichen Erhöhungen zunächst rund 1,6 % betragen, wobei eine weitere Anpassung für März 2022 vorgesehen ist. Diese Mini-Aufwertungen werden zu den im neuen Haushaltsgesetz vorgesehenen Irpef-Kürzungen hinzukommen", betont Montemaggiore, "mit einer Steuererleichterung, die eine kleine Hilfe für Familien sein soll. Wir trösten uns damit, dass die Rentner aus der Unsichtbarkeit herausgetreten sind, die 10 Jahre und mehr anhielt, in denen die Renten von den verschiedenen Regierungen oft als Geldautomaten benutzt wurden, wenn Mittel benötigt wurden. Wir haben es immer wieder betont: Renten sind kein Privileg", so Montemaggiore abschließend, "und wir dürfen nicht vergessen, dass viele Rentner ihren Kindern und Enkeln helfen, die der Wirtschaftskrise ausgeliefert sind.