Sanità, sempre meno personale «Così ci rimettono gli anziani»

Sanità, sempre meno personale «Così ci rimettono gli anziani»

12/10/2022



La Cisl. Il sindacato dei pensionati chiede a Kompatscher una programmazione a lungo raggio Anna Rita Montemaggiore: «Case e ospedali di Comunità rischiano di essere scatole vuote»

BOLZANO. «Nei prossimi anni mancheranno molte figure professionali all'interno del mondo della sanità mentre da mesi si va intensificando il fenomeno dell'abbandono di medici, infermieri e operatori socio-sanitari». Il sindacato dei pensionati della Cisl teme che le persone anziane, anello fragile della società, possano subirne più di tutti le conseguenze e chiede alla giunta provinciale, ed in particolare al presidente, nonché assessore alla Sanità Arno Kompatscher, una programmazione a lungo raggio per un settore di fondamentale importanza. Anna Rita Montemaggiore - segretaria generale pensionati Cisl - si chiede come il presidente, possa ascoltare tutti ed investire nel personale per esaudire le richieste, più che giuste, che arrivano da dirigenti responsabili dei vari ambiti socio-sanitari.

La Cisl chiede che si facciano partire tutti quei corsi di laurea necessari per formare i professionisti che in futuro saranno ancora più indispensabili. Urge inoltre stipulare accordi con altre sedi universitarie per la riserva di posti agli studenti altoatesini. «In Alto Adige verranno realizzati, entro il 2026, con i fondi del Pnrr e della Provincia, 10 case della Comunità (Naturno, Merano, Bolzano, Appiano, Egna, Laives, Chiusa, Bressanone, Brunico e San Candido) e 3 ospedali di comunità a prevalente gestione infermieristica con una ventina di posti letto per le cure intermedie (Bolzano, Merano e Egna), che rischiano di essere scatole vuote se mancheranno le figure professionali per farle funzionare». In merito alla legge quadro sull'invecchiamento attivo, appena approvata dal consiglio provinciale, il sindacato si augura che non invecchi la legge senza aver garantito un invecchiamento attivo ed in salute dei numerosi anziani e anziane che vivono in provincia. Prevenzione la parola d'ordine. «Serve la volontà di fare scelte veloci, avvedute e lungimiranti», conclude Montemaggiore.