23/05/2022
Segue la lettera aperta, inviata oggi alla Giunta, in versione integrale:
Stimati componenti della Giunta Provinciale,
a seguito dei recenti sviluppi della situazione internazionale, l'inflazione è ulteriormente fortemente aumentata. Il drammatico incremento dei prezzi colpisce in particolar modo i cittadini altoatesini: un tasso di inflazione intorno all'8% determina costi aggiuntivi stimati in oltre 3.000 euro annui per famiglia.
Recentemente la Provincia ha varato misure di sostegno per alcune categorie e alcuni settori, soprattutto a sostegno dell'economia. Benché a marzo sia stato deliberato un sostegno una tantum di 500 euro come contributo aggiuntivo straordinario per le spese abitative accessorie a favore delle persone a basso reddito, va rilevato come questa misura non produca effetti diffusi. La maggior parte di lavoratori dipendenti e pensionati, esclusi dalla fruizione di tale misura, non sono in grado di sostenere l’aumento del costo della vita in Alto Adige già di per sé molto alto e ulteriormente accresciuto soprattutto in seguito all’incremento del costo di luce, gas e carburante.
Servono sostegni concreti per lavoratori e pensionati per riuscire ad affrontare questa difficile fase e contrastare il massiccio aumento del costo della vita. Non comprendiamo il motivo per cui queste persone debbano essere le ultime a ricevere aiuti economici.
A livello statale, attraverso il decreto “aiuti”, il Governo ha messo a punto un pacchetto di misure di sostegno. Non ci risultano essere stati definiti ulteriori interventi specifici a livello locale, né siamo stati coinvolti in alcun modo dai decisori politici provinciali nella pianificazione delle misure di aiuto.
Vorremmo quindi comprendere quali passi la Giunta Provinciale intenda intraprendere per sostenere dipendenti e pensionati e sollecitarvi ad agire coinvolgendo il sindacato nel processo decisionale in qualità di portatore di interesse a garanzia di una distribuzione socialmente equa dei contributi economici erogati.
20.05.2022