07/04/2020
E‘ il momento giusto per raccontarvi la storia della regina, che vuole imparare ad andare a cavallo e una volta in groppa chiede sprezzante al maestro di equitazione:-Ci sono regole da seguire?- Lui risponde pacato: prima regola, prudenza. Seconda regola, audacia.
Bene. Anche per noi adesso è giunto il tempo dell'audacia. Prudenti lo siamo tutti, da tempo, perchè è da un mese che stiamo in casa per combattere il contagio, e ci staremo ancora un bel po‘. Ora però è il tempo di essere anche audaci, cioè di mettere da parte la tristezza, la paura del futuro, il fatalismo strisciante e di cominciare a pensare al dopo-pandemia con speranza.
Non è una frase fatta quella di dire „la speranza è l'ultima a morire“: significa che scompare con la nostra scomparsa, e poichè siamo vivi, anche la nostra speranza deve essere viva e si alimenta confidando nella creatività dell'intelligenza delle persone, nella passione civile di molti e nella capacità e volontà di ricostruire un Paese. Migliore spero. E‘ la speranza che ci sprona all'azione, ad essere intraprendenti, audaci appunto, perchè chi è capace di sperare è anche capace di agire per vincere la paura, l'incertezza, l'apatia paralizzante del presente ancora cupo. Care pensionate e pensionati, anche noi dirigenti sindacali dei pensionati dobbiamo essere audaci, per voi, e prenderci la responsabilità ed il rischio micidiale di dare a tutti voi qualche certezza: il mondo non finirà, nè ci sarà anarchia dopo.
Ci sarà certo una grave crisi economica, ma può essere anche una grande opportunità storica: si potrà ad esempio tentare di redistribuire la ricchezza e riportare le disuguaglianze sociali ad un livello sopportabile e degno per le persone. Sarà crisi ma potrà essere anche rinascita, un nuovo „umanesimo“ che ci veda più consapevoli dell'importanza e del valore dei rapporti umani. Ce la faremo, perchè proprio nei momenti più tragici sappiamo rialzarci, compatti e uniti ricostruiremo un futuro nuovo, più umano, più giusto, più equo e solidale e più digitalizzati.
Anche noi dirigenti sindacali, a tutti i livelli, vogliamo essere audaci e darvi la certezza che difenderemo con le unghie e con i denti le vostre pensioni, i vostri diritti. I vecchi, in questa pandemia, hanno già pagato uno scotto altissimo in dipartite, lutti e dolori. Vigileremo perchè nessuno osi pensare di usare le pensioni come un bancomat per risanare l'economia, non osi defraudare chi è rimasto tra noi e può sorridere per qualche anno ancora alla vita.
Teniamoci stretti carissimi in un abbraccio virtuale, pazienti resistiamo in casa, per noi, per i nostri cari e per l'Italia intera, e attendiamo fiduciosi e sereni che passi la tempesta e poi torneremo a rimirar le stelle. E noi siamo qui ad aspettarvi e a lottare per voi.
A nome della Segreteria regionale della FnpSgbCisl Serena Pasqua cari pensionati e arrivederci a presto! Portate un saluto e augurio ai vostri cari.
La Segretaria generale regionale FnbSgbCisl AnnaRita Montemaggiore